lunedì 4 ottobre 2021

 La piccola bottega del tè

Caroline Roberts

Ellie Hall è una giovane ragazza, impiegata in un'agenzia assicurativa. Vive in città con la sua amorevole famiglia ma desidera cambiare vita e lasciarsi alle spalle i ricordi della sua storia d'amore con Gavin, ormai finita ma non ancora dimenticata.
La lettura di un annuncio per gestire una piccola bottega del tè a Claverham Castle le lascia finalmente intravedere l'opportunità di provare a realizzare i propri sogni di bambina. Ellie affronta i colloqui per la selezione degli aspiranti gestori accompagnata da poca esperienza ma supportata dai preziosi consigli, contenuti nel libro di ricette dell'adorata nonna, ormai defunta. Dopo aver superato le reticenze di Lord Henry, proprietario del castello e della sala da tè, Ellie ottiene l'incarico e si prepara a trasferirsi a Claverham Castle e ad affrontare la nuova esperienza. Si tratta dell'inizio di una nuova vita in mezzo a dolcetti, torte e cupcake dai profumi squisiti. Non mancano le difficoltà da superare tra cui l'inesperienza nelle gestione di un'attività imprenditoriale, i rapporti con il personale della sala non sempre collaborativo e le asprezze di Lord Henry. Ellie deve rapportarsi anche con Joe, lo scontroso amministratore della tenuta che, però, con il tempo si rivela molto interessato alla ragazza ed appare sempre più attratto e coinvolto da lei.
Tra i due nasce così un legame coinvolgente ma pieno di incertezze e reticenze che fino alla fine del libro lascia molto in dubbio sulla sua possibile evoluzione.
Questo libro nel complesso si rivela una lettura piacevole e delicata con una vena romantica. La vicenda è ricca di dettagli e regala al lettore momenti di piacevole relax portandolo lontano dalle preoccupazioni quotidiane. 
Questo racconto inoltre lascia intravedere la possibilità per ciascuno di noi di modificare la propria esistenza e di iniziare una vita più soddisfacente e vicina alle proprie inclinazioni. Nel complesso la vicenda fornisce una nuova prospettiva non solo alla protagonista ma a chiunque abbia ancora voglia di inseguire i propri sogni e mettersi ancora in gioco per realizzarli.




martedì 11 maggio 2021

Amo un bastardo (ma non è il mio cane)
 Debora Villa

In questo libro Debora Villa, conosciuta anche per il personaggio di Patty nel programma televisivo Camera Cafè, ci racconta l'esperienza  di Alice Brambilla. 
Alice è una quasi quarantenne, pet sitter, felicemente coniugata con Riccardo.
Un giorno, dopo aver avuto un piccolo problema con la sua automobile, si reca con le sue inseparabili amiche Ila e Bea ad un distributore di benzina e lì vede suo marito mentre sta baciando una giovane e bella ragazza bionda dal "culo a zainetto". incredula davanti alla scena Alice cerca in casa e addirittura sul corpo del marito ogni possibile traccia del tradimento, aiutata sempre da Ila e Bea che la sostengono con abbondanti bevute, aperitivi, pranzi etnici e lettura dei tarocchi. Le tre donne si ritrovano anche coinvolte in un pedinamento alla ricerca di ulteriori indizi.
Con il moltiplicarsi delle evidenze, Alice tenta di trasformarsi in una perfetta moglie e casalinga anni cinquanta arrivando quasi a giustificare il marito pur di salvare il suo rapporto coniugale e tornare alla sua vita che in fondo le piaceva così tanto e che ora sembra aver preso una direzione completamente diversa.
La lettura del testo è veloce e molto piacevole, adatta a far trascorrere qualche ora di relax al lettore.
I personaggi appaiono tutti molto moderni e ben calati nel nostro tempo moderno in cui lavoro e relazioni sono sfumati e precari. Fresche e molto simpatiche Ila e Bea, inseparabili e fedelissime  amiche che colpiscono per la loro originalità e stramberia. Anche gli animali che la protagonista incontra nel suo lavoro sono ben caratterizzati ed umanizzati in alcuni piacevoli aneddoti.







giovedì 29 aprile 2021

Nel momento - Andrea de Carlo

Qualche riflessione sul libro....

Luca,un matrimonio alle spalle, gestisce un centro di equitazione insieme ad Anna, con cui vive una relazione ormai stanca ed abitudinaria. I loro ruoli acquisiti "di donna con i piedi per terra e di uomo non realistico" insieme ai tanti doveri quotidiani li hanno allontanati dallo slancio del loro incontro e dalle speranze iniziali. Anche i progetti originari di Luca sul centro di equitazione e sulla sua vita in campagna appaiono ormai confusi rispetto a quando era approdato, in quel luogo dopo una fuga dal suo lavoro e dalla sua vita precedente.

Una brutta caduta da cavallo sgretola completamente le poche certezze di Luca. Insieme al dolore fisico compare prepotente la consapevolezza di non essere mai stato felice e si manifesta un'insofferenza pesante sia verso Anna sia verso gli impegni quotidiani. Nulla può tornare come prima.

L'incontro con Alberta e poi un secondo successivo incontro contrassegnato dall'affiorare di un sentimento forte e coinvolgente, fanno emergere in Luca la sensazione di aver atteso a lungo quel momento e quella nuova possibilità. Il desiderio di vivere quel momento in tutta la sua pienezza si trasforma in urgenza in cui non trovano spazio certezze e programmi.

Libro a tratti non di semplice lettura perché incentrato più sulla vicenda introspettiva ed emozionale del protagonista che su avvenimenti esterni, mette in risalto la potenza strascinante del cogliere il momento che deve essere vissuto ed abbracciato per intraprendere un nuovo percorso. Davanti a tale forza non esistono valutazioni da fare o rimpianti da ponderare e nemmeno troppi crucci verso chi resta o chi viene lasciato, esiste solo un'urgenza da vivere nel momento. 




venerdì 8 aprile 2016

Mille bolle blu

Le bolle di sapone....amore e forse odio di qualche mamma.
Il rapporto tra me, Aury e le bolle di sapone è tenero e bello nonostante qualche spiacevole incidente.
Noi abbiamo iniziato abbastanza presto ad usare le bolle di sapone, appena sono riuscita a superare il timore che Aury le scambiasse per acqua e bevesse l'insolito liquido.
Dopo mille attenzioni e mille raccomandazioni da mamma super ansiosa, abbiamo iniziato la nostra avventura. Così armate di bolle e pazienza nel mitico parchetto abbiamo provato a soffiare ma subito l'impresa è stata difficile. infatti invece di soffiare Aury faceva le bavette e le bolle non uscivano. Però dopo alcuni giorni e tanti tentativi siamo riuscite e le bolle hanno iniziato a volare alte, alte nel cielo. Si potevano contare, rincorrere, osservarle mentre volavano chissà dove.
Dopo un pò di tempo sono diventate un passatempo condiviso con amichetti e amichette e sono inziate le gare di bolle. Poi ci sono state le litigate perchè in casa non si possono fare le bolle, i compromessi perchè sul terrazzo si possono fare ma con attenzione e gli incidenti quando si è rovesciato il liquido sul divano e nella borsa di mamma.
Ma è stato tutto, o quasi, bello e l'altro giorno quando, durante il compleanno per i quattro anni di un'amichetta, una mamma ha portato barattoli di bolle per tutti e ho visto come ti divertivi non ho potuto fare a meno di ricordare e sperare che un giorno i tuoi sogni possano volare alti come bolle.

lunedì 4 aprile 2016

Sciarpina con filato vintage


Ecco la sciarpa bianca realizzata con un filato vintage acquistato alle bancarelle del mercato.
Vedi nonna cerchiamo di andare avanti anche se non ci sei più.... Ci manchi!!!

giovedì 20 agosto 2015

Vacanze

Sono arrivati i mesi estivi, tempi di vacanze e relax.
Purtroppo per la mia famigliola sono anche tempi duri, pochi soldi, tasse da pagare ect.
Ormai le nostre vacanze si sono ridotte a qualche gita fuori porta e a qualche giornata di relax con parenti e amici.
Quest'anno abbiamo pensato di dedicare questi giorni estivi ad amici che abbiamo visto poco negli ultimi tre anni. Incontri rimandati da tempo sono diventati realtà e hanno portato tanta gioia.
Abbiamo rivisto amici lontani e altri più vicini e tanti altri rimangono da incontrare.
Siamo anche riusciti a fare piccole gite a cui si pensava da tanto. Sono state piccole escursioni al mare o in montagna ma ci hanno dato tanta gioia.
Evviva queste vacanze low cost.

venerdì 5 giugno 2015

Sbuccia sbuccia 'selli (sbuccia, sbuccia i piselli)

Alcuni giorni fa mia mamma è arrivata con un bel dono dall'orto: una cassetta piena di baccelli di piselli appena raccolti.
Una meraviglia di regalo. Ho quindi pensato di condividere la gioia con Aurora e abbiamo quindi inventato il gioco sbuccia sbuccia selli. Insieme abbiamo sgusciato i piselli e riempito una bella ciotola con il nostro bottino. Poi abbiamo trasferito il tutto in due sacchetti da freezer.
Ci siamo divertite soprattutto a sbucciare e a inseguire i piselli che scappavano via sul pavimento. 
Tanti anni fa, da bambina passavo delle belle serate verso la fine dell'estate, a sgusciare legumi secchi, per lo più fagioli, con i miei nonni. Fare la stessa cosa con Aurora con i nostri bei piselli freschi mi ha dato tanta serenità e un pochino di malinconia.